domenica 18 ottobre 2009

Giorno 15: di bolina negli alisei da Sud Est



















Dimenticate le calme e lo stress del Pot Au Noir, il vento è tornato sulla flotta. In mezzo all'Atlantico Dani naviga a contatto con altri concorrenti della "Pornichet Connection." C'è il solito Hervé Aubry che duella con Dani da Capo Verde e l'italiano Luca Del Zozzo su Corradi che ha vissuto un Pot au Noir poco felice. Questi si conoscono bene, si sono allenati e preparati per la Transat insieme. Tra loro c'è tanta stima reciproca ma anche un sano agonismo. Sapere che sono vicini probabilmente aumenta la motivazione per la fine della regata.
E' cominciato un lungo bordo di bolina. Mure a sinistra con la barca sbandata che sbatte sulle onde. Non il massimo del confort ma almeno si avanza. Poi, in queste condizioni, se non ci sono problemi di energia a bordo il pilota automatico regge senza difficoltà. Magari Dani si potrà "riposare" un po' (riposare con le dovute virgolette).
A 420 miglia (due giorni e mezzo di navigazione), il prossimo obiettivo sulla rotta è l'isola Fernando de Noronha da lasciare a destra, poi rotta libera verso la punta Nord Est del Brasile, Recife e Salvador De Bahia ancora lontana 1.140 miglia. Man mano che si scenderà verso Sud, il vento girerà a destra, cioè da Sud Est verso Est. Quindi potrebbe favorire chi, come Dani e gli altri concorrenti vicini, saranno più a Est.
Nelle carte a sinistra la rotta più occidentale del leader tra i Serie, Francisco Lobato. Nel cerchio rosso la posizione più orientale della Pornichet Connection. In mezzo il gruppo ancora compatto (incredibile dopo quasi 2000 miglia di regata).
Tra Lobato e Dani, il sito indica un gap di 114 miglia misurando le distanze rispetto all'arrivo. In realtà tra loro due c'è un grado di latitudine di differenza (cioè 60 miglia) ma 15o miglia di distanza laterale Est Ovest. Se Lobato e il suo missile sembrano irraggiungibili, non è il caso del gruppo di mezzo. Est o Ovest? Chi avrà avuto ragione? Risposta nei prossimi due giorni.

3 commenti:

Olga Gazzola ha detto...

Bonjour Christophe,

comment vas-tu??

Senti, probabilmente la mia é una domanda cretina, ma essendo una novizia della vela, mi permetto di scriverla senza temere il ridicolo..avrei bisogno di una tua spiegazione...ad un certo punto della navigazione Daniela si trovava in 11sima posizione, poi una strana manovra, un zigzag verso ovest l'ha riportata in ventesima (ora 18sima!). Cosa pensi che abbia determinato quella scelta di rotta??
Comunque, anche per me novizia, é assolutamente entusiasmante seguire la transat!

Salutoni cari!

Unknown ha detto...

Salut Olghina, tout va bien merci.
La tua domanda non è cretina, anzi.
In effetti lo scorso venerdì 16 alle ore 13.oo, Daniela e ITA 538 erano all'undicesimo posto a 53 miglia del leader. Se fai zoom al massimo sulla traccia che ha seguito e vai sulla classifica precedente. Ti accorgerai che prima ha fatto un gancio verso Ovest poi dalle 13 in poi è ripartito verso Sud Est. Lei insieme ad altri concorrenti. Questo perché il vento ha girato a Sud e gli è arrivato sul naso, rendendo impossibile proseguire sulla rotta diretta. In gergo si chiama uno scarso. Quindi c'è stata una scelta da fare: o continuare a seguire la rotazione del vento e insistere a Ovest, oppure virare, cambiare mura, e ripartire verso Sud Est. E' quello che ha fatto perché pensava che il vento sarebbe tornato più tardi a Sud Est. In effetti, la sera dello stesso giorno alle 18 aveva virato di nuovo. Ma se guardi sempre con lo zoom al massimo, vedrai che ha rifatto la stessa manovra il giorno dopo. Si chiama bordeggiare o tirare bordi perché una barca a vela contro il vento non può andare quindi si fanno questi zigzag.
Sul Mini vuol dire spostare tutto all'interno. Le casse, le vele, l'acqua e il materiale (ce n'è un bel po'!), questo per questione di pesi, un lavoraccio...

Olga Gazzola ha detto...

Coucou Christophe,

Grazie mille per tutte queste spiegazioni, sei stato gentilissimo. In effetti seguendo il tuo consiglio e zoomando sulla cartina ho visto veramente bene questo zigzagare di Daniela! E mi posso solo immaginare cosa voglia dire spostare tutto dentro la barca!Che faticaccia!

Cosa darei per poter andare a Bahia ad accogliere Daniela!

Bon, Christophe, merci beaucoup pour tes explications et à très bientôt!

Bises