lunedì 16 febbraio 2009

Allenamenti

Seguo les conseils de Lukka e la mattina colazione come si deve che qui si consumano metri cubi di chilocalorie . Arrivo prestissimo al pontile per les derniers bricoles, e non sto in piedi, tutto è coperto di ghiaccio, il pontile e le barche sono glassate… Devo modificare i passaggi di alcune manovre e le mie morbide cime “Maffiolí” (con l’accento) sono anche loro ricoperte di uno strato bianco…. Arrivano gli altri, briefing in aula con la lavagna, e via, tutti fuori, il mio motore non ne vuole sapere e mi tocca uscire a vela. Senza perdere tempo si fanno prima dei riscaldamenti tra due boe molte vicine per manovrare continuamente poi una serie di bastoni lunghi e un paio di regate con le procedure di partenza ecc, nel frattempo ci segue l’allenatore con lo zodiac che se noi consumiamo calorie lui consuma benzina, e voce al vhf. Cronometra il tempo che mettiamo a fare a fare le manovre… “Danielà (anche qui con l’accento) t’a mis plus de 10 secondes pour affaler ton spi” secondo me sono pochissimi, sono arrivata in boa perfettamente sulla lay line, ho buttato giu tutto in un attimo girato la boa con il solent gia regolato per la bolina, e devo fare piu in fretta.. Ok, proviamo. La sera quando arrivo in banchina non posso fare a meno di pensare al momento in cui farò un bagno caldo. Ma voglio mettere ancora a posto delle cose a bordo, e dopo il briefing tutti se ne sono andati e sono rimasta solo io in tutto il porto, qualche gabbiano, e ah no… una piccola barca di pescatori che passa. Mi godo la barca, il suo odore, il rumore dell’acqua che si sente amplificato sullo scafo quando sei all’interno, metto in ordine e sono stanca morta ma in una specie di sintonia. E sono contenta che domani si va ancora in acqua.

venerdì 13 febbraio 2009

In acqua

Il travel lift ha sollevato Jolly Roger e l’ha posata delicatamente in acque Atlantiche. È solo un momento di prendere la macchina fotografica prima che mi muoiano le pile per immortalare il momento. Dal cantiere vicino a Frossay caricata la barca sul carrello è poco meno di un’ora di strada attraverso la campagna bretone ed eccoci a Pornichet La Baule. I lavori in cantiere sono stati fatti a regola d’arte e ora che la mettiamo in acqua si tratta di fare le corse perché domani cominciano gli allenamenti. Anche oggi Yann è il mio preparatore, è un grande, quando inizia a fare una cosa non smette finche non è finita, sorride sempre e sembra che tutto quello che fa gli venga facile. Gli ultimi controlli alla regolazione dell’albero con il suo tensiometro digitale e finiamo che tutta Pornichet è gia a nanna, per fortuna la Galerne è ancora aperta e ci danno da mangiare una cosa calda.