lunedì 29 dicembre 2008

lunedì 22 dicembre 2008

Zena

Zena che mi hai aspettato e abbracciato, che mi hai sorriso, che mi hai lanciato le cime d’ormeggio e me le hai sciolte, che mi hai fatto piangere e ridere, che mi hai fatto fare questo pezzo di strada e di mare. È il fado la nostra canzone di ieri e di domani, fado che canta nei vicoli e suona tra gli alberi.
Zena: terra, terra di mare.

lunedì 8 dicembre 2008

Iscrizione fatta!

Sono appena tornata dal Nautic di Parigi dove ho formalmente consegnato l'iscrizione alla Transat. Adesso settembre 2009 sembra ancora piu vicino. Il primo giorno di salone sono stati consegnati gia quasi la metà dei formulari dei 72 posti disponibili e il 15 dicembre si tirerà forse già qualche somma. Sono contenta di andare con questa notizia verso la conclusione di un'anno non sempre facile ma reso importante grazie a grandi persone che sono state e sono vicine.

martedì 25 novembre 2008

Quote from Fare Vela

Monday, November 24, 2008 Autore: Christophe Julliand Fare Vela - Roma
Raggiunto il primo obiettivo (qualifica alla Mini Transat 650, cioè in due anni accumulare 3000 miglia in regata, più 1000 miglia di qualifica in solitario), Daniela Klein, skipper del Pogo 2 Jolly Roger, passa al prossimo: partecipare alla durissima regata (che parte da La Rochelle il prossimo 13 novembre 2009) e diventare la prima donna italiana ad arrivare in Brasile, a Salvador de Bahia.
Per completare il budget, la Klein ha scelto la via della sottoscrizione libera. Dando una mano (meglio un assegno) il proprio nome sarà scritto sulla barca. Come aveva fatto per esempio Bertrand de Broc per il Vendée Globe 1996/97 o, più recentemente e da noi, Matteo Miceli per la sua traversata dell'Atlantico in solitario sul catamarano. Full article

domenica 23 novembre 2008

Il tuo nome alla Transat 650

Jolly Roger porterà il nome di tutti coloro che aiuteranno a finanziare il suo progetto.

Il primo grande obiettivo è stato raggiunto, qualificarsi.
È fatta, 3000 miglia in regata, 1000 di qualifica in solitaria, 8 Regate fino a 1000 miglia, 2 primi posti, due secondi tra le barche di serie, miglia e miglia in trasferimenti, in mare e su asfalto.

Il prossimo obiettivo: essere sulla linea di partenza.
L’acquisto della barca, due anni di regate, la preparazione, hanno comportato uno sforzo finanziario considerevole. Per potersi presentare sulla linea di partenza sono necessari urgentemente altri fondi. È un sogno che non si può fermare qui, che deve continuare e arrivare fino in fondo.

Nel 1996 Betrand de Broc aveva preso a bordo con se 6000 sostenitori iscrivendo i loro nomi sullo scafo del suo 60 piedi per partecipare alla Vendee Globe. Recentemente Matteo Miceli ha fatto lo stesso per conquistare il suo record, gli amici Riccardo e Patrizia per costruire il loro MaVie. 5000 firme hanno appena fatto partire Derek Hartfield sul suo spirit of Canada alla Vendee Globe.

Dai una mano anche tu e sali a bordo. Il tuo nome attraverserà l’Oceano fino in Brasile.
Puoi aiutare contribuendo con la cifra che vuoi tu.

Puoi contribuire con pay pal, cliccando "sostieni" qui a lato, puoi usare skype, o mandare una mail.

mercoledì 19 novembre 2008

Date du départ de la Transat 6.50 2009

Compte-tenu de l’horaire de marée (PM 12h34) et du décalage temporel avec le Grand Pavois (10 jours), le CA valide la date du
13 septembre 2009 pour le départ de la Transat.

martedì 30 settembre 2008

Incontro a Milano 1º ottobre

Domani 1º ottobre alle ore 19 presso la sede della Libreria Mursia a Milano si terrà un incontro dal titolo "Sfide Oceaniche: Gli Italiani alla Transat 2009". Parteciperanno gli skipper candidati alla prossima Transat. Moderatore Gianluca Pasini, giornalista della Gazzetta dello Sport. Partecipano:

Andrea Caracci
Andrea Pendibene
Andrea Rossi
Daniela Klein
Gaetano Mura
Giancarlo Pedote
Ingo Ravazzolo
Luca Del Zozzo
Luca Tosi
Luca Zoccoli
Riccardo Apolloni

giovedì 25 settembre 2008

Posta!

Nella casellina della posta una grata sorpresa. È arrivata la comunicazione dalla classe Francese che il percorso di qualifica è stato definitivamente convalidato. Adesso si possono tirare le somme e dopo due anni posso contare su 3000 miglia in regata e le 1000 di qualifica in solitaria appena convalidate. Adesso appuntamento a Parigi a Dicembre al salone dove ci saranno le iscrizioni per la prossima Transat. Grazie allo Yacht Club Italiano per il suo continuo sostegno, a Gottifredi e Maffioli che hanno reso Jolly Roger una barca pronta per andare sulla luna e a Sailactivity e ad Ernesto che mi aiutano a mettere un passo davanti all’altro!

mercoledì 30 luglio 2008

Qualifica - gli updates

Ecco per onor di cronaca gli updates della qualifica:

(11/07/08) Ripartita, neanche il tempo di rifiatare e complice una situazione meteo delicata, questa mattina Daniela è partita da Marsiglia per completare il percorso di qualificazione necessaro per poter partecipare alla regata "Transat 6.50" del 2009.

Questa mattina al collegamento telefonico delle 6, Daniela stava navigando sotto gennaker a 6 nodi verso Capo Creus (Spagna), prima marca di percorso, in serata la attende una rotazione del vento da Nord Ovest con l'ingresso di un flusso moderato di Maestrale.

(12/07/08) Al telefono questa mattina Daniela ci comunica di aver passato la marca di percorso nella notte con groppi e violenti temporali, tanto da costringrla a mettere tutto in sicurezza contro i fulmini. Al momento stà navigando verso Barcellona a 7 nodi, sottoinvelata e molto stanca per la notte precedente. Il meteo ci conferma che sul ritorno le previsioni sono ancora di maestrale forte e quindi in presenza di un Bollettino Meteo Speciale valuteremo insieme l'opportunità di una stop in attesa di un meteo migliore.

(13/07/08) Passata la marca di percorso di Barcellona nel tardo pomeriggio di ieri ancora con tempo instabile e dopo una notte tormentata a causa dei continui groppi, Daniela sta ora navigando in direzione Palamos per uno stop di 24 ore in attesa del passggio del colpo di vento previsto da Meteo France, che interessa la zona di prossima navigazione al confine tra Spagna e Francia, in corrispondenza dei Pirenei.

(14/04/08) Di nuovo in mare, dopo lo stop forzato a causa del meteo, Daniela oggi pomeriggio è partita, prossimi passaggi, boa Golfo del Leone 73 miglia, Porquerolles 110, Giraglia 150, in sequenza. Attualmente la coda del Mistral si fà ancora sentire, 2 mani di terzaroli ed il solent per una bolina dura e contro corrente, ma presto le condizioni dorebbero diventare più clementi.

(15/07/08) Come previsto oggi nessuna comunicazione con Daniela che al momento dovrebbe trovarsi in piena traversata del Golfo Del Leone. Il meteo, dopo le ultime giornate di Mistral, è ora più clemente, ma già da domani un nuovo flusso di Nord Ovest la aiuterà a raggiungere rapidamente Porquerolles,Capo Corso e a scendere in "ambiente " meteo differente verso l'Isola del Giglio.

(16/07/08) Cinque giorni e 500 miglia alle spalle al passaggio di questa mattina a Porquerolles, poco vento nella notte ma un leggero flusso da sud ovest in arrivo che consentirà a Daniela un rapido avvicinamento a Capo Corso dove le previsioni danno, per la giornata di domani un rinforzo di intensità 7, 150 miglia da "consumare" il più veloce possibile. Tuto bene in barca e tanta voglia di chiudere questa prova di qualificazione.

(17/07/08) Un colpo d'occhio al meteo in attesa di nuove comunicazioni. Per la giornata del 17 a ovest Corsica è previsto un rinforzo dei venti dal settore meridionale di intensità 6/7, mentre sul lato est il vento è previsto di direzione variabile. Per il 18 nel tratto da Capo Corso all'Isola del Giglio, dove si troverà Daniela i venti, di direzione variabile, si orienteranno alla fine della giornata da nord con intensità forza 3/4.

(17/07/08) Alle 6.30 questa mattina ariva sms da Daniela ...da ieri a mezzogiorno spinnaker piccolo, vento da 15 a 25 nodi traversata tutta di unfiato tra gli 8 e i 13 nodi di velocità, un divertimanto, mai mollato un attimo, le miglia passavano veloci ed il pensiero del passaggio a Capo Corso (Giraglia) mi ha spinto a non mollare.... adesso passato il capo via verso Giannutri, 90 miglia e poi si risale per la tratta finale.

(18/07/08) Il passaggio più a sud sta per essere completato, l'Isola di Giannutri sta sfilando lentamente e adesso Daniela risale verso Capo Corso. Problemi alle batterie e poco vento non le permettono di riposare in modo corretto.

(19/07/08) Bolina e vento più forte del previsto questa notte di avvicinamento a Capo Corso dal quale, alle 0700 di questa mattina mancano 10 miglia, ma morale in crescita per le miglia percorse. Il meteo prevede per oggi l'instaurarsi di un flusso d venta dai sud ovest che consentirà a Daniela un rapido passaggio in direzione di Nizza, ultima marca di percorso obbligatoria prima del rientro a Genova previsto per la tarda serata di Domenica.

(20/07/08) Dirittura d'arrivo per Daniela, questa mattina alle 08.00 ha effettuato il passaggio a Nizza e adesso, con le previsioni di vento forte da sud ovest (portanti), queste ultime miglia dovrebbero essere veloci. Arrivo stimato a Genova nelle prime ore di domani.

(21/07/08) ARRIVATA. Nelle prime ore della mattina Daniela ha terminato il suo percorso di qualificazione, stanca ma contenta di aver portato a termine il programma 2008.

lunedì 28 luglio 2008

Sestante (ergo punti di vista e punti subastrali)

Ora che la barca si gode un po di santa pace sull'invaso è ora di mettere a posto tutti i documenti da mandare alla classe per convalidare la qualifica... Tra questi sono da finalizzare i calcoli dei rilevamenti fatti con il sestante. La classe mini infatti richiede che durante la qualifica vengano fatti almeno due punti nave con i calcoli completi dei rilevamenti astronomici che ho fatto in navigazione... Dai miei primi risultati viene fuori che la qualifica l'ho fatta non lontano dal Polo Nord. Niente di che... un'errore di circa 2220 miglia... Allora ecco manuali di astronomia semplificata (ma non doveva essere semplficata?) un po di pazienza e un paio di blister di Moment mentre tutto intorno sono strani segni, rette, declinazioni, angoli, cerchi... A cena insalatina di punti interrogativi... Per fortuna una luce si accende, è Nicola, che mi aiuta a risolvere almeno il punto di vista (se non il punto subastrale) e che mi ha fatto spesso compagnia con una telefonata o un messaggio in qualifica (tanto sapeva che non dormivo) mentre di notte mi picchiavo con qualche vela o aspettavo finalmente un refolo mentre la luna mi stava a guardare... Mi sembra un po piu pratico avere con se un GPS portatile di rispetto con un bel pacco di batterie che non portarsi un sestante e stare sottocoperta mezza giornata a calcolare un'azimut, e non è per mancare di romanticismo... il sestante rimane un bellissimo oggetto (ho avuto anche la fortuna di usarne uno bello davvero) anche se trovo un po anacronistico che la classe richieda obbligatoriamente i punti astronomici. Mi sembra che non abbia molto a che fare con la sicurezza ma piuttosto con una pratica affascinante e antica ma che non so bene collocare in una regata d'altura ai tempi di nke, stazioni del vento, elettronica tanto sofisticata che tanto per dire si faccia avanti chi è riusciuto a tararsi i suoi strumenti come si deve (altro che gamma)... in sostanza bello, mi ha affascinato fare i rilevamenti, delicato e interessante, pero figgioi... non so come si faceva un tempo a navigare veramente cosi, magari con il marettone, su un mini poi... beh lo devo dire: "chapeau" a chi navigava cosi...

domenica 27 luglio 2008

Qualifica 2° tempo (14 - 21 luglio)

Ripartiti da Palamos dopo 24 ore di stop che in realta mi sono sembrate due visto che la meta del tempo l ho passata per burocrazie, timbri, capitanerie ecc, e mentre riparto mi domando se la sosta mi ha fatto bene o no... che mangiare in un ristorante e dormire una manciata di ore tutte in fila mi sembra un lusso ma dall altro lato spezza una specie di ritmo che anche se faticoso ma mi faceva andare e macinare le miglia.. Allora si risale, il mistral è ormai in calo ma non si è ancora esaurito del tutto quindi si bolina verso il Creux. Alle Medes il mare diventa incasinato, un sguardo alla carta e si vede che il fondo qui si impenna di oltre mille metri e visto che il Crossmed da ancora vento mi porto un po fuori per stare "piu comoda". Si passa di nuovo la boa del Leone e poi finalmente un po di andatura al traverso approfittando della coda del mistral e via verso le Porquerolles. Passaggio alla Petite Passe con le ariette e contatto telefonico con Ernesto durante il quale mi aggiorna sull evoluzione meteo: entra un bel flusso da SW ma mi devo spicciare prima che rinforzi su Capo Corso con un F7... sono impaziente di ripartire e finche non riesco a prendere questo flusso ancora coperta dall Ile du Levant faccio mille cambi di vele ma infine eccolo, un ammainata prudenziale dello spi grande in un rinforzo decido infine per il piccolo che si rivela la scelta ottimale si plana verso la Giraglia . Lo tengo su tutta la notte anche se ogni tanto sono tentata di tirarlo giu per riposare invece rimando e rimando per la fretta di arrivare a Capo Corso prima degli schiaffoni e infine in un attimo ho fatto anche questo pezzo, 120 miglia con supplemento rapido... Le batterie ormai mi hanno lasciato, il pilota è per figura... timone, timone e timone... Scendo per prendere qualcosa da mangiare o per aggiornare il libro di bordo quando la barca è equilibrata e la posso lasciare da sola... ma riposare per il momento niet. Dopo Capo Corso mi infogno dietro l Elba e mi sembra di non venire piu via, poi ecco il Giglio, mi ricordo dei Gran Premi, un po di foto girano nella mia mente. Giannutri sulla carta è proprio qui vicino al Giglio invece la bolina ne allunga la distanza, nella serie di virate uno squarcio nel genoa, ormai non lo tiro nemmeno piu giu il "nonno" e lo pezzo li com è un po di alcol e due cerotti, anche lui deve ancora stringere i denti, siamo gia nelle acque di casa ma e ancora lunga... Il lato S di Giannutri e un falesione molto selvaggio con questo faro che lo sovrasta, bello peccato fare sempre tutto di corsa, la foto, il diario, cambio vele e il paesaggio è in secondo piano. Fiduciosa metto lo spi grande dovrebbero essere portanti almeno questo primo pezzo a risalire a Capo Corso non voglio credere che molli... invece dopo poco si ciondola. Al contatto telefonico Ernesto mi aveva gia predetto tutto e anticipato il "film" della notte: vento da NW per risalire. Per fortuna alla fine mi lascia salire senza fare i bordi, bolina si ma ci sto e alla fine sbuco proprio davanti a Macinaggio. Passato per la seconda volta Capo Corso si va a Nizza, di nuovo SW che pero non è intenso come previsto e arrivo a Cap Ferrat, un po dopo il previsto, ma comunque con dei tempi decenti. Intanto non devo pensare da quant è che non dormo, ora è tutto un lungo costa fino a Genova. Il Crossmed continua a lanciare BMS, F7 da SW, ma questa volta in consultazione con il routier di fiducia decido di prenderlo per arrivare presto a casa. Preparo la barca per le condizioni robuste, e ogni piccolo aumento del vento dico ecco adesso arriva. Invece niente, il flusso era evidentemente molto piu al largo e io sottocosta ho preso solo qualche avanzo ma arrivo a Capo Mele che mi sembra di essere a casa. L ultima notte invece sembra non volermi fare arrivare, poco vento, e quello che c è è sul naso... sono un po alla frutta non riesco a stare sveglia, tengo la barra e cerco bolinando di rosicchiare tutto quello che posso in angolo, invece poi mi addormento ogni volta e poggio verso terra, e mi tocca ricominciare da capo, in piu non ho capito che il vento ruotava verso E e cosi eccomi a Pegli anzichè a Genova. Non è possibile, sono a casa e non riesco nemmeno ad entrare in porto. Alla fine in uno slalom tra i traghetti eccomi, lo Yacht Club, sono arrivata sono veramente stanca e sogno solo di poter chiudere gli occhi e lasciarmi andare... Queste mille miglia sono state arricchenti, anche se faticose per la mancanza di sonno a causa dei problemi di energia a bordo, e forse per aver sempre cercato di fare camminare la barca, un po per slalomare le condizioni cattive, un po forse per abitudine, per il ritmo che si prende a navigare cosi, ma ora che anche questa e messa via sono contenta.. Grazie Jollino, e Grazie al mare di avermi lasciato passare.

lunedì 14 luglio 2008

Qualifica 1º tempo (11 - 13 Luglio)

Sosta BMS a Palamós. Gli ultimi giorni il VHF non ha fatto altro che trasmettere bollettini meteo speciali. Allora sosta in questo pueblito giusto dietro l'angolo al Golfo del Leone. Sta notte ha ancora picchiato ma ora dovrebbe essere in calo. Adesso si risale di nuovo fino alla Boa nel Golfo del Leone, passando Capo Creux ancora con il vento sul naso ma spero che non sia troppo cattivo e mi faccia passare. Le prime 250 sono andate veloci. La partenza da Marsiglia con lo spi come ad incoraggiarmi, vai vai, poi una bella galoppata tutta al traverso con una naviazione facile e veloce fino alla boa in 42º 59´N e 3º44´E. Dopo è stato un po piu faticoso a causa dei violenti temporali. Il primo (ma perche le mazzate si prendono sempre di notte?) la notte appunto proprio davanti a Cabo Creux (lo chiamano il Capo Horn del Mediterraneo) che oltre ai salti di vento è stato impressionante per l'attività elettrica, fulmini, fulimini, tanti, dappertutto che mi facevano rizzare i peli... Poi verso Barcelona, qualche mollana ma tutto sommato ho viaggiato bene e poi a 10 - 15 miglia da Barcelona, si vede gia la città e si prepara un temporale. Il GPS mi indica che devo andare proprio nel punto piu nero del groppo... beh ma non sarà mica come quello di ieri sera no? Ecco bisogna stare zitti mai dire niente, di nuovo tanti fulmini, acqua tanta, vento da tutte le parti un momento 2 nodi un momento rafficoni a 30+, su la randa giu, una mano due, tre nessuna, non si vedeva piu niente e un momento ho anche pensato che il GPS mi stesse prendendo in giro. Ma poi ce l'abbiamo fatta. Anche se non era gratis. Adesso torno in barca. Mi preparo a macinare le altre 750 che restano. Si comincia con la bolina, poi forse qualche cippetta ma poi dovrebbero essere di nuovo portanti, che bello. Ma zitti meglio non dire niente... Il mio "routier" 5 stelle vi tiene aggiornati sempre su http://www.sailactivity.com/.

giovedì 10 luglio 2008

+1000 (+1000)

E anche questa e fatta. Altre mille nel contamiglia... cosi con la Marsiglia Algeri siamo a circa +3000 miglia di regate. Lunga, ma bella questa regatona, 1000 sono gia un tiro che nel lungo respiro hanno dato di tutto, se cominciamo dalla fine, la spinnakertata a tavoletta che ci ha fatto attraversare il Golfo del Leone in un momento, veramente a donf, barca sempre fantastica, le calme davanti al Golfo di Algeri tra le rasette delle navi nella nebbia, i passaggi alle Baleari, insomma tanto da raccontare... che arrivera appena un momento di tregua mi lascera il tempo e vi racconto tutto... Infatti e di nuova ora di spicciarsi, oggi pomeriggio da un analisi del meteo abbiamo visto che devo partire subito la qualifica per avere una finestra meteo per arrivare a Barcellona... quindi un po prima del preventivato, ma tant`e gambe in spalla. Intanto un grazie davvero a Christophe che ha sempre tenuto duro, e che e stato sempre pronto a tutte le situazioni, grazie ad Andrea, Luca e Gianfranco per avermi ceduto la loro cambusa, e sempre grazie Erni per il tuo sostegno. Allora a presto con le prossime notizie... durante la qualifica potrete trovare sul sito qualche aggiornamento su come vanno le cose.
Il percorso della qualifica Marsiglia - Boa Golfo del Leone - Barcelona - Boa Golfo del Leone - Giraglia - Giannutri - Nizza - Genova. Inchallah.

venerdì 20 giugno 2008

Si riparte

Si riparte, in un perfetto prologo estivo domani mattina trasferimento a Marsiglia per la Marseille Alger Cup, altro appuntamentone di 1000 miglia con uno scalo ad Alger “la blanche”e giro di boa all’andata e al ritorno alle Baleari. Quindi via gli ormeggi e di nuovo ciao bella Zena, arrivederci. La prossima settimana a Marsiglia ultimi preparativi, le burocrazie, e una bouillabaisse, il sabato prologo e domenica via partenza il naso verso Sud. Gli aggiornamenti e il programma della regata http://www.marseillealger.com/. Dopo questa regata giusto il tempo per rimettersi in ordine seguono a ruota altre 1000 miglia di qualifica in solitaria quindi Marsiglia, Barcelona, Capo Corso, Giannutri... Also ab geht’s…

lunedì 19 maggio 2008

Stazione Brignole

Mini Solo 16 - 18 Maggio
Sanremo - Portofino - Sanremo
18, 21 nodi… niente, non ci sta piu… via il genoa e su il solent, 25, 28, eh no eh che c’è la bolinazza fino a Portofino e mancano solo 12 miglia, virgola otto, ma se aumenta ancora mi si moltiplicano al quadrato, 30, 32 eh basta, giu le mani, e anche la mano al solent è ormai d’obbligo… 35… fai pure tanto la tormentina non la metto…Una virata un’altra, un’altra e ogni volta si incasinano le volanti tra di loro, una pena, mi si incastra tutto quello che mi si puo incastrare, mi fanno male le ginocchia, non ho chiuso il bavero della mia super cerata da astronauta e mi è entrata un’onda e il mio pile caldo e confortevole è diventato un ricordo. La pelle delle mani a forza di stare bagnata si è ammorbidita e tirare su lo scottino del carrello randa mi sembra lasciarcela attaccata ogni volta che faccio una regolazione. In piu, la cosa che mi infastidisce di piu, il casino in pozzetto, è tutto un grumo, una specie di nodo margherita ripassato tra scotta randa, drizze, volanti, un casino, e non devo guardare dentro, un’altro grumo di vele, con un brodo di acqua di mare che sciacquetta il mio cambio asciutto che avevo messo si nella sacca stagna ma nella fretta non l’avevo chiusa cosi è caduta durante una virata insieme al contenitore del cibo che si è rovesciato. Se non scendo subito a recuperare il tutto avro zuppetta di biscotti e prosciutto crudo a bagno in giro per la barca. Ok, scendo, ma siccome ho su un po troppa tela il pilota non tiene, straorza e virata involontaria, tutto da capo, il casino delle volanti ecc… Beh insomma, l’andata oltre alla “variante Brignole” sulla tattica, è stata un po faticosetta, non resta che girare la boa e tornare indietro. Non ho ancora mangiato ne dormito, ho la nausea da quando siamo partiti, un po dalla fatica un po dal mare e forse dal trambusto dei giorni precendenti che viene a chiedere il saldo proprio adesso. Dopo il giro di boa tutto si calma, waypoint Sanremo ma il vento ha girato.. ancora bolina, uffa. Regolo il genoa e mi rassegno, vai di NKE e visto che mi cala la palpebra magari lascio che scenda, ma è un’attimo, quasi quasi ci sta il frullone, si lavora di nuovo. Regolo di nuovo tutto, magari posso chiudere gli occhi un momento, ma dopo un po, quasi quasi ci sta lo spi, e si lavora, di nuovo niente riposino ma almeno è un sollievo andare cosi, mano alla barra e mi godo lo spi fino a poche miglia davanti a Sanremo. Arrivo notturno con un’accoglienza perfetta fino in banchina, anzi fino alla sede dello Yacht Club Sanremo dove aspettano panini e croissant, poi finalmente srotolo il mio sacco a pelo rimasto all’asciutto in macchina, ed è un tuffo nelle braccia di Morfeo.

martedì 29 aprile 2008

Gran Premio 2008

Cominciamo col dare i numeri: finiamo 4º in serie, a 1 lunghezza dal 3º e 5º in scratch. 32 le barche iscritte, 75% serie (di cui il 71% di ultima generazione) solo 25% proto, e ben 12 le barche che purtroppo non riescono a concludere la prova (tra questi la brutta avventura di Nicola Ricchetti e il suo naufragio su Nanan). Questi numeri riassumono l’andamento della regata, una prova piuttosto impegnativa, quasi in monotipia che ci ha visto molto a contatto con gli altri e caratterizzata da un meteo estremamente variabile che ci ha imposto degli elastici continui. Il giorno della partenza si susseguono vari briefing a causa di un colpo di vento che su Capo Corso tra lunedi e martedi è previsto fino a forza 9. Quindi dopo varie consultazioni il percorso risulta essere Genova > Giglio > Genova > Gallinara > Gorgona > Genova, lasciando via le Porquerolles e la Giraglia. Partiamo con una bella bolinona, non esattamente il massimo, e scegliamo la destra sapendo che avremo sofferto un po all’inizio ma con la speranza che sarebbe entrato presto il SW per trovarci poi dal lato giusto. Il SW entra ma molto meno intenso delle aspettative, quindi giù verso il Giglio per un primo lato di 150 miglia nel quale ben presto si distinguono gli equipaggi con il piede piu pesante sull’acceleratore. Dopo il Giglio una scelta azzeccata giusto prima dell’atteso rinforzo delle condizioni meteo ci fa stare a sinistra prima dell’Elba, ma purtroppo durante un’ammainata non riesco a trattenere lo spi che finisce in acqua e si trascina via il povero bompresso spezzandolo alla base. Senza bompresso abbiamo praticamente finito la regata ma in mezz’ora riusciamo a ripararlo pezziamo lo spi che si è strappato anche lui e si riparte. Poi è un susseguirsi di cambi di vele a ridurre perchè entra il colpo di vento, che ci raggiunge all’altezza della Gorgona, stringiamo un po i denti ma stiamo bene finche il SW ruota progressivamente, ridiamo tela e ci godiamo qualche bella planatona. Ripassiamo davanti a Genova, ma è una fata morgana perche non ci possiamo fermare, tocca continuare e non possiamo non pensare a una dormita in un letto mobido, una doccia e un pasto decente così scorre via Zena, arrivederci. Arriviamo a Gallinara facile, giro di boa quarti, non abbiamo mai mollato, e poi il passaggio a Gorgona francamente un po aleatorio da tenere a un numero di miglia non ben chiaro dovrebbe essere uno ma sono due o tre… indicazioni non svizzere un po penalizzanti per gli onesti visto che dopo è bolina dura verso casa… A 15 miglia dall’arrivo finiamo in un buco (che peccato) e inesorabilmente ci raggiungono in due con i quali sara lotta dura nelle ariette fino sulla linea d’arrivo. Cinquecento miglia che con questo percorso sono sembrate un po forzate ma che ci hanno fatto tornare a Genova contenti per aver concluso comunque con un bel risultato. E un'altra di 1000 grazie Erni!

mercoledì 16 aprile 2008

Grand Prix d’Italie 19 - 26 Aprile 2008

ETA, GFS, Ensemble, Bolam Ecmwf, Hirlam, Skiron, gira tutto sul povero lap top in consultazione con i moderni Bernacca cibernetici per sapere se il countdown è quello giusto. Si scaldano i pneumatici e iniziano i fatidici controlli per vedere cosa ti sei dimenticato a casa. Le banchine allo YCI non sono ancora al pienone, ma da giorni sono li a lavorare Andrea Caracci gia costretto ad ologramma visti i suoi impegni internazionali, Gaetano Mura con il suo Castelpesca completamente rinnovato, Ingo che ha terminato il test sul sartiame, un Exing99 veramente splendente bravo Gianluca, vari Poghi 2, Poghi 1, Tip Top, e Dingo, in parte francesi arrivati in semi flottiglia ma in summa son pochi i prototipi in questa seconda edizione del GPI lasciando un grande spazio ai serie, tutti di nuova generazione, alcuni conosciuti altri no, ma senz’altro danno l’idea che se non è monotipia questa edizione ben poco ci manca. I prossimi giorni sembrano portare un meteo incerto e per il momento si vede un trailer piuttosto umido. Gli aggiornamenti e il tracking live della regata su http://www.gpi-mini650.com/

lunedì 7 aprile 2008

Gottifredi Maffioli

Grazie alla regata dei Cetacei è stato possible fare un po di allenamento e provare la barca perchè tutto il tempo che ora rimane prima del Gran Premio rimane strettamente dedicato alla lunga lista del to do che dati i tempi è inevitabilmente organizzata in priorità. Nel refitting è stata inclusa la sostituzione completa di tutte le manovre. Tutti i materiali sono di Gottifredi e Maffioli con i quali abbiamo studiato alcune soluzioni ad hoc per risolvere i problemi che si erano presentati nella passata stagione. E avremo tempo di testare tutto visto che le miglia da fare quest’anno sono tante quanto un quarto di giro della terra e poco piu di una Transat ed è un grande aiuto sapere di poter contare su materiali come questi, famosi nel mondo per la qualità in fatto di carichi di rottura, lunga durata, affidabilità, bassi allungamenti e maneggevolezza. Alinghi nel 2007 e nel 2003 era equipaggiata con cime Gottifredi Maffioli, Luna Rossa, quando nel 2000 vinse la Louis Vuitton Cup aveva cime Gottifredi Maffioli e si potrebbe andare a ritroso fino ai tempi di Azzurra per trovare cime Gottifredi Maffioli nell’equipaggiamento delle delle più importanti barche da regata.