domenica 1 marzo 2009

Guanti

Anche oggi è andata. Fortunatamente non era offshore perché son tre giorni che vado in giro con la tachipirina in una tasca e gli aminoacidi nell’altra. Però oggi quando siamo usciti fuori dalla rada di Pornichet, fuori dalle secche, mi veniva il richiamo, quello di andare dritto ancora e ancora, è l’oceano qui. Se vai sempre avanti da qui vai in Brasile. È come una specie di vertigine, quando ti viene in mente di aver lasciato gli ormeggi è un po come se per un momento il cuore salta un battito o salti un respiro, è un richiamo forte. Non ho mai usato i guanti in barca, invece qui li uso sempre anche per rasettare la barca e mi trovo lo stesso sotto lo spesso strato di cuoio dei guanti le bolle… Ma anche se è fatica, impegno, momenti di scoramento, come oggi, non so perché non sono riuscita a far camminare la barca come volevo. Domani ci saranno le foto e i filmati ad analizzare cosa non andava con la mia balumina o il mio carrello, ma alla fine quello che seguo e che voglio seguire è la sensazione, quello che io sento, di me della barca… e quello di oggi, la sensazione di andare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Aspettiamo senz'altro un libro della tua avventura!
Il tuo modo di scrivere ci fa proprio partecipare.
Avanti così!