Le barche sono sistemate per la spedizione. Un giorno la mia e un giorno quella di Andrea. La mattina ho montato il mio invaso recalcitrante a suon di mazzetta nel capannone, e l'ambiente di lavoro li non è che sia il massimo, ma comunque uno sforzo lo fanno. Non lasciano entrare nessuno senza scarpe adatte e non permettono che si vada in giro a torso nudo. Il pomeriggio sono venuti a prendermi in due con il gommone per accostarsi lungo la banchina alla quale si accostano i cargo su un traballantissimo pontile galleggiante. La banchina è alta alcuni metri e o si scala un 5+ o ti calano una scala dall'alto appoggiata sul pontiletto traballante. C'est pas grave... ma non sono mai salita e scesa cosi velocemente da una scala. I lavori li si fanno quasi in catena di montaggio, in alcuni giorni hanno tirato su anche 12 barche in un giorno. Prima l'albero, accastastato su una pila di altri alberi, che sara spedito con un container a parte poi si tira su la barca. Andrea dall'Italia mi ha mandato dettagliatissime istruzioni via sms per schigliare la sua, ma a scanso di problemi chiedo che venga tirata su giusto prima della pausa di pranzo cosi ho tutto il tempo di lavorare in pace senza che mi facciano fretta. Per una volta tutto fila liscio come l'olio e ho anche il tempo di pulire bene la carena. Si appoggia la barca su un carrello e viene sistemata dentro ad un capannone insieme alle altre in attesa che arrivi il cargo che le porta a Lorient o a Le Havre. Per la spedizione a Lorient, è noleggiato tutto un cargo appositamente mentre per le Havre la spedizione viene fatta su un cargo che trasporta anche altro. La data di arrivo in Europa non si sa ancora perche dipende da quando arriva il cargo per caricare. Intanto i capannoni sono rimpinzati delle nostre barche ad aspettare. L'immagine della barche stoccate li si sovrappone a quella di quando poco fa eravamo sulle onde, ed è inevitabile pensare a quelle sensazioni, che una volta vissute non ti lasciano, e no, non è tutto come prima, perche piu di prima ci vuoi tornare.
sabato 14 novembre 2009
Cargo
Le barche sono sistemate per la spedizione. Un giorno la mia e un giorno quella di Andrea. La mattina ho montato il mio invaso recalcitrante a suon di mazzetta nel capannone, e l'ambiente di lavoro li non è che sia il massimo, ma comunque uno sforzo lo fanno. Non lasciano entrare nessuno senza scarpe adatte e non permettono che si vada in giro a torso nudo. Il pomeriggio sono venuti a prendermi in due con il gommone per accostarsi lungo la banchina alla quale si accostano i cargo su un traballantissimo pontile galleggiante. La banchina è alta alcuni metri e o si scala un 5+ o ti calano una scala dall'alto appoggiata sul pontiletto traballante. C'est pas grave... ma non sono mai salita e scesa cosi velocemente da una scala. I lavori li si fanno quasi in catena di montaggio, in alcuni giorni hanno tirato su anche 12 barche in un giorno. Prima l'albero, accastastato su una pila di altri alberi, che sara spedito con un container a parte poi si tira su la barca. Andrea dall'Italia mi ha mandato dettagliatissime istruzioni via sms per schigliare la sua, ma a scanso di problemi chiedo che venga tirata su giusto prima della pausa di pranzo cosi ho tutto il tempo di lavorare in pace senza che mi facciano fretta. Per una volta tutto fila liscio come l'olio e ho anche il tempo di pulire bene la carena. Si appoggia la barca su un carrello e viene sistemata dentro ad un capannone insieme alle altre in attesa che arrivi il cargo che le porta a Lorient o a Le Havre. Per la spedizione a Lorient, è noleggiato tutto un cargo appositamente mentre per le Havre la spedizione viene fatta su un cargo che trasporta anche altro. La data di arrivo in Europa non si sa ancora perche dipende da quando arriva il cargo per caricare. Intanto i capannoni sono rimpinzati delle nostre barche ad aspettare. L'immagine della barche stoccate li si sovrappone a quella di quando poco fa eravamo sulle onde, ed è inevitabile pensare a quelle sensazioni, che una volta vissute non ti lasciano, e no, non è tutto come prima, perche piu di prima ci vuoi tornare.
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1 commento:
"Tutto quello che è smontato presto sarà di nuovo messo insieme." Bon. Poi: "non è tutto come prima, perché più di prima ci vuoi tornare." Bon, bon, bon.
Vuoi veder che...?
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