martedì 22 settembre 2009

Funchal!

Che tappa, che storia, quante storie!

Partenza: "84 barche sulla linea sono tante, ma davvero tante!" La collisione? Con Cepat il Tip Top arancione come documentato da Thierry Martinez. Non c'entrava niente quindi con Sanchis e il suo prototipo. "Ero mure a dritta ma non l'ho proprio visto arrivare." Il danno? Poca roba: "in un quarto d'ora ho aggiustato il tutto." Poi i primi giorni: "non mi sono sentito troppo bene, poi è passato".
Finisterre e la bastonata. "C'erano i 40 nodi previsti da Bernot 4 giorni prima. E c'erano tutti. Con onde! Non saprei neanche dirti quanto erano alte!" Poi c'è stata quella salita in testa d'albero... L'esempio della cosa che da casa non puoi neanche immaginare. Ma proviamo lo stesso. Allora sei in barca da diversi giorni ormai. Sei in regata. Hai preso una bella bastonata e nella battaglia ti è rimasta una drizza in testa d'albero. Sei in regata, gli altri davanti spingono come matti, e quindi devi andare, non c'è altra scelta. Non ti piace, non ne hai la minima voglia, hai paura, ma lo devi fare. E lo fai. Almeno Dani, lei lo ha fatto.
A guardare le foto prese dalla barca accompagnatrice Pen Ar Clos ti rendi conto del bel po' di mare che c'era, ma anche del coraggio e della grinta che ci vogliono per fare una roba del genere. E' proprio il commento dell'inviato speciale di Pierre Yves Lautrou, minista confermato anche lui e blogger seguitissimo a chi abbiamo rubato le foto:





Dani è uscita dall'operazione con "lividi e tagli un po' ovunque ma niente di grave"... Niente, niente.
La drizza è un conto. Lo spi strappato su tutta la sua lunghezza un altro. Anche qui rimboccarsi le maniche e trovare una soluzione: in quel caso una riparazione "bruttissima" secondo Dani ma che ha tenuto fino a Madeira.
E poi negli ultimi giorni, rimonta spettacolare! Circa dieci posti saltati in classifica. "Ha fatto tutto il pilota", dice Dani. Ma lo ha potuto fare perché 1. era al posto giusto e 2. perché aveva ancora l'energia a bordo per farlo funzionare (uno dei punti postivi di questa prima tappa). E l'arrivo, la magia dell'arrivo! Alle 8 di mattina, l'euforia di ritrovare gli altri con "questa sensazione di non essere così stanca". Appena una doccia e subito al lavoro per prepararsi al grande salto!

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