Con 24 ritirati su 64 partenti la Sélect ha mantenuto la sua reputazione come regata piu dura della stagione. La partenza non è stata facilissima con tante barche sulla linea come per una Transat, un disimpegno vicino e un carosello alla Basse Lovre a poche miglia di distanza ha reso difficile navigare nel vento pulito poi su verso il faro di Birvideaux che giro a pochi metri di distanza nella notte. Scendo di nuovo lasciando Belle Ile a sinistra per la prossima marca di percorso Bourgenay a 90 miglia. Nella discesa verso Bourgenay il vento è al traverso su il code 0 e corriamo giù nella notte a 10 nodi senza mollare mai il timone con i baffi di plancton fluorescente che illuminano la notte insieme alle luci delle altre barche che sfilano via alla mia destra. Poi tocca allo spi grande e giro Bourgenay più che dignitosamente facendo un bellissimo recupero. La risalita nella seconda notte è tutta di bolina, a Groix, la scelta era se lasciare Belle Ile a destra o a sinistra, scelgo la sinistra, si attende forza 7 da NW e decido di stare alta. Quando rinforza si comincia con i problemi tecnici, il vento a 35 nodi stabiliti ha alzato onde notevoli. Sto al timone e prima di prendere un’altra mano, legata alla life line sopravento, prendo un frangente che mi sciacqua via e mi butta sotto vento, mi fermo sulle draglie e mi assicuro nuovamente facendo questa volta un giro intorno al winch. Do un’occhiata dentro e vedo che a forza di prendere onde la zattera è scivolata via dal suo supporto cadendo sul sistema idraulico dei piloti e mi precipito nel loculo per cercare di riparare e mentre traffico niente piu elettricità quindi niente gps, vhf, e niente piloti. Meno male che ero alta cosi non ho dovuto bolinare con 40 nodi sul naso e ho potuto lasciarmi scivolare verso Groix mentre riparavo. Groix passa via al traverso bella come una cartolina, con il faro sopra le falesie, e con i prati verdi e le onde che tormentano la sua costa. A Pen Men giro l’angolo insieme a Luca, mi fa segno che ha la barca completamente allagata e che non ha piu elettricita. Si scende di nuovo, un’accrocchio in spectra per riparare l’armo del bompresso altrimenti niente spi. Verso Belle Ile il vento rinforza e parto in una straorza catastrofica nella quale rompo la barra dei timoni. La barca è un campo di battaglia, e mi viene davanti agli occhi uno scenario che respingo: senza timoni non posso finire la regata. Via tutto e mi metto in poppa piena solo con il fiocchetto, che fortuna cosi siamo esattamente per rotta verso Pornichet. Mancano ancora diverse miglia ma tendendo il moncherino di un timone con una mano e l’altro timone con l’altra ho potuto tagliare la linea d’arrivo 17º tra le flebili luci notturne delle Guérandaises prima della burrasca attesa nella notte.
5 commenti:
fantastica Daniela!
nicola
Tu hai i contro coglioni!
Scusa il termine ma quando cé vo, cé vo! Io sarei morta di paura!
Forza Dani!!
Baci
Ciao Daniela...
... insomma....
...poco più di una passeggiata...
Complimentissimi !!! Mai mollare !!
Dani, sei fortissima!!!
Mi si raggela il sangue leggendo il tuo racconto! Il tuo angelo custode fa gli staordinari.
Titti e Giuse
veramente brava!!
....non vorrei essere un tuo avversario alla transat!!!!!
Alfredo
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