martedì 29 dicembre 2009
Foto su Voiles et Voiliers
Saison 2010 : tout pour le plaisir !
Forte de près de 400 adhérents, la Classe Mini est de loin l’association de course au large qui regroupe le plus grand nombre de coureurs, à l’image des 84 solitaires engagés dans la dernière Transat 6.50 Charente-Maritime/Bahia en septembre dernier. Depuis une dizaine d’années, le calendrier s’est régulièrement étoffé pour offrir aux “Ministes“ un bel éventail d’épreuves variées en Atlantique comme en Méditerranée. Tour d’horizon des rendez-vous 2010… (vedi tutto)
lunedì 21 dicembre 2009
Video
Ecco un bell'insieme di immagini video per rinfrescare i ricordi in attesa del video fatto a bordo di 538 in fase di montaggio. Intanto la barca è arrivata a Lorient sana e salva e riposa sull'invaso dopo un viaggio davvero lunghissimo.
domenica 29 novembre 2009
Photo du large (variation)
martedì 24 novembre 2009
Grazie
sabato 14 novembre 2009
Cargo
Le barche sono sistemate per la spedizione. Un giorno la mia e un giorno quella di Andrea. La mattina ho montato il mio invaso recalcitrante a suon di mazzetta nel capannone, e l'ambiente di lavoro li non è che sia il massimo, ma comunque uno sforzo lo fanno. Non lasciano entrare nessuno senza scarpe adatte e non permettono che si vada in giro a torso nudo. Il pomeriggio sono venuti a prendermi in due con il gommone per accostarsi lungo la banchina alla quale si accostano i cargo su un traballantissimo pontile galleggiante. La banchina è alta alcuni metri e o si scala un 5+ o ti calano una scala dall'alto appoggiata sul pontiletto traballante. C'est pas grave... ma non sono mai salita e scesa cosi velocemente da una scala. I lavori li si fanno quasi in catena di montaggio, in alcuni giorni hanno tirato su anche 12 barche in un giorno. Prima l'albero, accastastato su una pila di altri alberi, che sara spedito con un container a parte poi si tira su la barca. Andrea dall'Italia mi ha mandato dettagliatissime istruzioni via sms per schigliare la sua, ma a scanso di problemi chiedo che venga tirata su giusto prima della pausa di pranzo cosi ho tutto il tempo di lavorare in pace senza che mi facciano fretta. Per una volta tutto fila liscio come l'olio e ho anche il tempo di pulire bene la carena. Si appoggia la barca su un carrello e viene sistemata dentro ad un capannone insieme alle altre in attesa che arrivi il cargo che le porta a Lorient o a Le Havre. Per la spedizione a Lorient, è noleggiato tutto un cargo appositamente mentre per le Havre la spedizione viene fatta su un cargo che trasporta anche altro. La data di arrivo in Europa non si sa ancora perche dipende da quando arriva il cargo per caricare. Intanto i capannoni sono rimpinzati delle nostre barche ad aspettare. L'immagine della barche stoccate li si sovrappone a quella di quando poco fa eravamo sulle onde, ed è inevitabile pensare a quelle sensazioni, che una volta vissute non ti lasciano, e no, non è tutto come prima, perche piu di prima ci vuoi tornare.
lunedì 2 novembre 2009
Si smonta
Ormai e tutto impacchettato e devo dire che fa un certo effetto. Questa è la foto di come si prensentano i pontili. Via albero, sartiame, timoni, pannelli solari, attrezzatura di coperta, è tabula rasa. Nemmeno negli ultimi due cantieri che ho fatto, quello di quest'inverno e quello pre-transat avevo smontato cosi in profondita. I pontili si sono un po svuotati e rimangono di corvee quelli che devono fare la spola per caricare sul cargo. Non si sa ancora quando le barche arriveranno in Europa, la maggioranza arrivera a Lorient e un piccolo gruppo invece a Le Havre e poi bisognera vedere bene un programma su come organizzasi con il bolidino.
Il mio turno per caricare sara il 9 e il 10 novembre con la mia barca e quella di Andrea Caracci costretto al suo rientro anticipato in Italia. Ma tutto quello che é smontato presto sara di nuovo messo insieme.
domenica 1 novembre 2009
Prizegiving
lunedì 26 ottobre 2009
E adesso che faccio?
domenica 25 ottobre 2009
Missione compiuta: 22 giorni e 54 minuti
Sull'arrivo
-36. Istruzioni per la preparazione
-78
sabato 24 ottobre 2009
-140 miglia & foto dal largo
- 218. Riccardo spiaggiato
Meno 218 per Daniela alla classifica di questa mattina alle ore 5.00.
venerdì 23 ottobre 2009
-316 miglia
giovedì 22 ottobre 2009
Riecco Dani sul tracking
Olga, detta Olghina tifosa number one (di schiena nella foto di Thierry Martinez), il giorno della partenza), mi ha chiamato per segnalare che Dani è riapparsa sul tracking delle ore 13, segno che la balise Gps ha ripreso il lavoro. Dani lei, non ha mai smesso. Si trova a 520 miglia del traguardo (lunedì mattina dai), al 21mo posto a 7 miglia di Hervé Aubry.
500 miglia
mercoledì 21 ottobre 2009
Problemi di posizionamento
Argl. Ci mancava solo questo! La balise con il Gps integrato che ci tiene aggiornati sulle posizioni e le velocità di Dani non emette più. Ci dà un orripilante NC alla classifica di questa mattina alle ore 5.00. Magra consolazione è capitato lo stesso problema a Simon MacGoldrick qualche giorno fa (e non è ripartita). Queste balise sono alimentate da batterie interne, si vede che sentono anche loro un po' di stanchezza. Due anni fa durante la scorsa edizione ci fu una vera e propria ecatombe. Prima della partenza, durante il briefing degli skipper, quando gli organizzatori hanno spiegato il funzionamento, speravano aver risolto il problema. In effetti è un po' meglio ma...
martedì 20 ottobre 2009
Giorno 16: all'Equatore
domenica 18 ottobre 2009
Giorno 15: di bolina negli alisei da Sud Est
venerdì 16 ottobre 2009
Giorno 12: nel Pot con Iomi Fido
Ottimi numeri questa mattina: 6 nodi, rotta 175 cioè pieno Sud senza scivolare troppo a ovest. Due giorni fa, Dani aveva 130 miglia di ritardo sul primo, questa mattina sono 65 con un balzo di 5 posti in classifica. Pure sapendo che l'elastico si allungherà di nuovo e che il perfido pot au noir può ancora riservare brutte sorprese, sono tutte cose buone per il morale. Non è il cane pupazzo Iomi Fido che dirà il contrario.
martedì 13 ottobre 2009
Buone onde da Genova
lunedì 12 ottobre 2009
Giorno 9: fuori Capo Verde
Prosegue la Transat di Dani e Tacchifico Monti. Le isole di Capo Verde sono passate e si va avanti verso Sud, l'Equatore e il Pot au Noir. Da ieri, Dani naviga di conserva con Hervé Aubry su Ville de Pornichet. Quest'inverno al centro Oceanskill, a Pornichet appunto, una cittadina del Sud Bretagna, Dani e Hervé si sono allenati insieme. Il giorno prima della partenza, Dani diceva la stima che aveva per lui, "uno motivato che poteva fare molto meglio nella prima tappa e che mi piacerebbe poter seguire nella seconda". Così è, e di sicuro i due avranno l'intenzione di risalire in classifica. Le due barche navigano appaiate, probabilmente a vista. Occupano i posti 20 e 21 in classifica, hanno 132 miglia di ritardo sui primi, ancora 1.870 miglia da percorrere e sono posizionate al centro della flotta con tre barche più a Est e un gruppo più nutrito a Ovest.
Lundi 12 TU : 08N18W, 10N25W, 12N40W
Mardi 12 TU : 05N18W, 09N23W, 11N36W, 15N45W
Mercredi 12 TU : 08N18W, 11N24W,15N48W
giovedì 8 ottobre 2009
Basta bolina, fuori lo spi
sabato 3 ottobre 2009
Partons, la mer est belle
giovedì 1 ottobre 2009
Countdown due
venerdì 25 settembre 2009
L'arrivo di Simone Gesi
L'altra sera abbiamo fatto un comitato di accoglienza per Simone che stava finalmente arrivando a Funchal. Dopo aver chiesto all'organizzazione tramite il sempre gentile Alexis abbiamo trovato un gommone gentilmente messoci a disposizione dal Clube Naval do Funchal. Nei giorni precedenti all'arrivo di Simone facevamo la posta davanti all'ufficio di Denis Hugues, il Direttore di regata, per avere la sua posizione aggiornata dal suo computer; le ultime miglia ci sembrava che non arrivasse mai catturato dall'anticiclone che lo faceva avanzare a pochi nodi. Sapevamo che il suo pilota era entrato in sciopero subito dopo la partenza ma non sapevamo se nel frattempo avesse avuto anche altri problemi, tutto poteva essere. Quindi dopo un giro di sms e telefonate a tutti gli italiani partiamo in spedizione notturna alle tre del mattino Luca Del Zozzo, Andrea Caracci, Luca Tosi, Gaetano Mura, Andrea Rossi, e Michele Zambelli (imbarcato su Max Havelaar) a cercarlo nel buio della notte armati di gps, vhf portatile, razzi e bottiglie di champagne. Giriamo all'inizio lungo la costa e continuiamo a chiamarlo al VHF correndo dietro a ogni luce che potesse essere quella della sua barca. Ad un certo punto ci sembra che risponda sul 16 ma si sente malissimo e non siamo sicuri che sia lui. Abbiamo girato diverse ore ma non lo troviamo. Un po delusi ci dirigiamo di nuovo verso Funchal, Andrea Caracci continua senza arrenderesi a chiamarlo al VHF e finalmente ci risponde, ci da una posizione e voliamo a 25 nodi nella sua direzione. Siamo contentissimi! Adesso che Simone ha la sua barca in mezzo alle nostre é tutto veramente a posto. Bravissimo Simone per aver tenuto cosi duro, 1100 miglia senza pilota automatico sono qualche cosa che non si puo nemmeno immaginare. Tutti i danni e le rotture si metteranno a posto nei prossimi giorni e speriamo che la prossima tappa sia per tutti un grande successo.
mercoledì 23 settembre 2009
Shark Attack
Appena è riemerso mi ha detto "Qualcosa ha morsicato il mio bulbo"
e io "in che senso? Avrai preso un'oggetto"
e lui "no, ci sono i segni dei morsi, dei denti"
Poi si e immerso nuovamente con la macchina fotografica e ha fatto questa foto. Parla da sola ed è una cosa incredibile. Non so cosa fosse se uno squalo o che. Certo è che piu o meno alla latitudine di Lisbona mentre ero al timone è emersa la testa di un'orca a pochi metri da me che rimasta li con la bocca aperta a guardarmi e poi si e immersa nuovamente. La nuotatina all'equatore forse non la faccio...
martedì 22 settembre 2009
Leg uno: La Rochelle > Madera
Arrivati. Diciamo che le cose non sono andate esattamente come volevo ma alla fine sono soddisfatta. A parte la collisione in partenza che per fortuna non ha provocato danni gravi il problema e stato che non sono riuscita a mangiare e ho portato a Madera una cambusa quasi intonsa. I primi due giorni sono stata male e non ho capito bene per che motivo. Ho navigato all'inizio con poca sintonia e con fatica. La seconda notte ho fatto un grosso strappo nello spi piccolo, aprendolo quasi in due. Ho fatto posto sottocoperta per fare una pezzatura gigante che era orrenda da vedere ma funzionava. La notte si andava che era una meraviglia il pilota portava la barca bene e intorno la nostra scia e i nostri baffi erano fosforescenti di plancton, un gruppo di delfini ci ha seguito per un po e anche le loro scie giocose erano fosforescenti. Era bellissimo. Poco dopo pero il disastro: lo spi si e sventato e ho fatto una caramella inestricabile intorno allo strallo. L'unico modo per liberarlo era salire sull'albero operazione che non era proprio una passeggiata con quelle condizioni di mare. Ho sbattuto ovunque ma alla fine ero su e ho provato a liberare lo spi. Niente da fare, l'unica era tagliarlo. Peccato che quando ho messo la mano in tasca per prendere il coltello la tasca era vuota. Mi e caduto mentre salivo. Cosi ho dovuto di nuovo scendere prendere un altro coltello e salire nuovamente. L'ho tagliato e non mi dimentichero mai la scena dello spi bianco che vola via inghiottito dalla notte. La mattina dopo il vento ha mollato un po e volevo dare lo spi grande ma quando l'ho preparato avevo ancora tutto un casino nelle drizze in testa d'albero e cosi ho dovuto salire di nuovo. Insomma questo triplice giro in testa d'albero di fronte a Finisterre con il mare formato e la perdita dello spi piccolo non hanno contribuito a farmi trovare subito le sensazioni che stavo cercando. Ma poi e avvenuta quella comunicazione con la barca che cercavo e alla fine mi sentivo di essere dove volevo e di stare facendo quello che volevo. E incredibile come sia tutto una cosa di testa. La discesa lungo il Portogallo e l'avvicinamento a Madera sono andate bene, sono contenta di essere riuscita a contornare piu meno l'anticiclone e ho avuto globalmente meno calme degli altri che mi ha permesso di recuperare qualche posizone. Il pilota funzionava e le batterie erano sempre cariche, mie e della barca, non mi sono mai sentita stanca e stavo bene. Ho pensato spesso che ho ricevuto una bella spinta con gli incoraggiamenti degli amici e l'affetto dei miei che ho capito sono un ingrediente importante in un buon risultato esattamente come una buona preparazione della barca. Nella mente di queste prime 1100 miglia mi rimane un'immagine bellissima, millecentomiglia tutte alle andature portanti. Un sogno. Dovrei fare una lista enorme per ringrazire tutti quelli che dovrei ma intanto ringrazio Christophe che ha trovato il tempo per mettere a giorno il blog. Grazie Tof! Adesso un po di bricoles alla barca e sono curiosa di scoprire Madera.
Funchal!
sabato 19 settembre 2009
Il FAN-Club di Dani....
in questo contesto non va dimenticato un grazie a tutti i sostenitori di Dani e in particolare ai due fan venute a La Rochelle apposta da Parigi per sostenere Dani nella sua impresa. Infaticabili hanno rallegrato Dani cercando di sollevare la tensione della imminente partenza. Grazie!
Dai Dani, sei forte, SEE U IN BRAZIL!
La pétole dopo il ventone
Grosse pétole (in italiano bonaccia) sulla flotta. Da ieri le velocità sono in caduta libera per tutti e piano piano il gruppo si fa più compatto. Sembra che la nostra Dani sia traendo beneficio della sua posizione più a Est rispetto al resto del gruppo. In due giorni ha colmato parte del suo ritardo: il 17 mattina Superman Lobato era lontano 270 miglia, ieri 246 mg, oggi 212. E' risalita al 29mo posto e ha superato Luca Tosi sul suo Golden Apple of the Sun. Tutte cose buone per il morale!
mercoledì 16 settembre 2009
Un giro in testa
Leggiamo dal sito http://www.transat650.org/:
16.09.09 - 14:28
Info du large : Daniela dans le mât
Pas de soucis pour l'italienne Daniela Klein qui est monté au mât et en est bien descendue ! Tout va bien à bord de son Pogo 2. Certainement un problème de drisse récalcitrante ou de réa... Il faut dire que cela a dû travailler dans les hauts avec la pression de ses derniers jours.
Niente, niente. Il comunicato dice: "niente problemi per l'italiana Daniela Klein (evviva): è salita in testa d'albero e poi è riuscita a scenderne senza problemi! Va tutto bene a bordo del suo Pogo 2. Probabilmente un problema di drizza recalcitrante o di puleggia... Chiaro che l'albero è stato messo a contribuzione con la pressione di questi ultimi giorni."
Come dire salire su è un conto, scenderne senza farsi male un altro. Specialmente in solitario con un bel po' di mare. Brava Dani!